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Con l'autunno in arrivo, le temperature si abbassano e i primi mali di stagione fanno capolino. Capita dunque che si possa incappare in episodi acuti di febbre alta che, a volte, possono portare ad un aumento improvviso della perdita dei capelli e mettere in allarme.

La caduta che può avvenire a seguito di una forte febbre non è tanto causata dalla temperatura elevata in sé, ma è da considerarsi piuttosto come una caduta capelli dovuta ad un evento traumatico per il nostro organismo: uno di quegli episodi che causano stress, per intenderci.

Ad oggi, non è ancora del tutto chiaro il perché della caduta dei capelli dovuta ad eventi traumatici o a lunghi periodi di ansia e tensione, ma studi recenti avrebbero evidenziato che un carico importate e ripetuto di stress induce nel nostro organismo il rilascio di ormoni che andrebbero ad influenzare negativamente le cellule deputate alla crescita del capello, causando quindi una caduta anomala ed abbondante.

Spesso l’alopecia da stress presenta sintomi simili all’alopecia androgenetica e ad altri tipi di calvizie: oltre alla caduta possono infatti essere presenti ipersecrezione sebacea, dermatite seborroica, prurito, tricodinia.

In caso di evento traumatico, la caduta tende a durare dalle quattro settimane ai tre mesi e si risolve spontaneamente di solito entro i sei mesi.
In periodi di stress prolungato, invece, pur essendo l’alopecia reversibile, può risultare più difficile da curare, in quanto è necessario ridurre l’origine dello stress e non sempre è facile agire a livello psicologico sul paziente per aiutarlo a superare ansia e tensione.

Non c’è dunque da spaventarsi se dopo un evento “traumatico” per l’organismo si trovano molti capelli sul cuscino o nella spazzola. Ciò che importa è rivolgersi ad un dermatologo tricologo, che, attraverso un’analisi del capello, sarà in grado di capire l’origine della caduta e consigliare la via più giusta per risolvere il problema.

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